La modifica dell’articolo 30 della Legge sull’orientamento scolastico e professionale e sulla formazione professionale (Lorform) è un altro tema su cui il Gran Consiglio ticinese si è chinato martedì. In sostanza, la variazione legislativa consiste nell’inserimento delle associazioni genitoriali e delle organizzazioni del mondo del lavoro tra le strutture che collaborano all’attività d’orientamento dei giovani, come le direzioni scolastiche, gli insegnanti e i servizi cantonali coinvolti in tale attività.
Nicola Pini (PLR), primo firmatario dell’iniziativa, ha posto l’accento sulla necessità di ampliare il ventaglio di soggetti che possano contribuire a orientare al meglio i giovani verso il loro futuro formativo. Tale importanza è ulteriormente accresciuta dal fatto che il mercato del lavoro è in costante evoluzione e richiede quindi una sensibilità specifica.
Giorgio Fonio (PPD), relatore del rapporto insieme a Fabio Käppeli (PLR), ha ricordato come vi siano ancora troppi genitori che delegano alla scuola compiti che spettano invece alla famiglia, scaricando tale ruolo ai docenti e non seguendo con la necessaria attenzione i propri figli in un ambito basilare come l’orientamento professionale. Per questo motivo assume un ruolo di rilievo la modifica legislativa in discussione, che è stata accolta con 71 voti favorevoli, due contrari e un astenuto.
EnCa
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