La Camera esecuzione e fallimenti ha respinto nei giorni scorsi il ricorso dell’IPUS, l'Istituto privato universitario di Chiasso, in relazione alla decisione di decretare il suo fallimento. Il procedimento era stato avviato dall'ex rettore, che da mesi non percepiva il salario.
Restano perciò intatti i sigilli sulle porte dell'IPUS. Ai microfoni della RSI l'avvocato della scuola non ha escluso, dopo una valutazione giuridica di quest'ultima decisione, di inoltrare un ricorso al Tribunale federale.
Nel frattempo resta aperto l'incarto in magistratura, poiché oltre all'abuso legato ai titoli universitari, i vertici di IPUS sono sospettati di truffa e di amministrazione infedele.
CSI/EnCa