Presenza assicurata nelle regioni periferiche, riducendo le uscite di circa 3 milioni di franchi come previsto dalla manovra finanziaria, in particolare risparmiando sugli affitti e non sostituendo i dipendenti prossimi alla pensione: sono questi gli obiettivi della riorganizzazione del Dipartimento delle istituzioni. Il Consiglio di Stato ticinese ha approvato oggi, giovedì, il rapporto che illustra gli indirizzi dei progetti.
Fra i servizi toccati ci sono l'ufficio esecuzione, dove la razionalizzazione sarà accompagnata dalla creazione del contact center e di una sede per le Tre Valli a Faido, l'ufficio fallimenti, con la centralizzazione a Locarno per il Sopraceneri, il settore del registro fondiario e di commercio, l'ufficio dello stato civile dove per le Tre Valli ci sarà un'unica sede circondariale e l'ufficio della migrazione. Nel caso di quest'ultimo, la modifica della procedura di richiesta, rilascio, rinnovo e modifica dei permessi per stranieri dovrà permettere la progressiva riduzione delle sedi regionali, riallocando altrove il personale.
Non fanno parte della manovra altri due progetti che toccano le zone discoste: dal 2021 saranno creati 50 posti in Leventina grazie al nuovo centro di controllo del traffico pesante, mentre nell'ambito della protezione civile 25 impieghi verranno dislocati da Bellinzona/Giubiasco a Monteceneri.
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