Comunali ticinesi

Il PLR sale sul carro degli sconfitti con i rossoverdi

Consigli comunali: chi ha guadagnato e chi ha perso, a livello cantonale, nella tornata dei legislativi, che sono frequentati da eletti sempre più anziani

  • 15 aprile, 18:43
  • 17 aprile, 16:32
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Elezioni comunali in Ticino: l'analisi

SEIDISERA 15.04.2024, 18:25

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Di: RSI Info 

Se domenica a “piangere” erano stati soprattutto socialisti e verdi, o meglio l’area rossoverde che ha smarrito nelle urne 14 municipali, i numeri complessivi dei consigli comunali sono stati amari anche per il PLR. In controtendenza rispetto agli esecutivi, dove hanno guadagnato 7 seggi, i liberali-radicali nei legislativi ne ottengono 636, con una perdita secca di 34 consiglieri comunali. Allo stesso modo, ma in maniera meno evidente, vira in negativo anche il Centro che conquista 456 seggi (-4). Il risultato peggiore a livello di consigli comunali è però ancora una volta di PS/Verdi (che bruciano 58 seggi, ottenendone 355).

Progrediscono invece le liste civiche, con 369 consiglieri comunali (+51). Meno significativa, ma c’è stata, la crescita di Lega/UDC (331 seggi, +8), che però, se si considera il netto indebolimento a sinistra, porta a un evidente spostamento a destra dei legislativi comunali ticinesi.

Un altro elemento da evidenziare sono le due dozzine di seggi andati a MPS, +Donne, PC e altre piccole formazioni. In crescita il Partito comunista che da 13 eletti è passato a 14 (contando anche il proprio rappresentante già in carica a Giornico dove non è votato per l’aggregazione con Bodio). Tramite un comunicato la direzione rileva come: “a fronte di un arretramento dell’area rosso-verde, il PC rimane l’unica sinistra che cresce in questo Cantone”. A sorridere lunedì tra le forze politiche minori c’è anche Avanti con Ticino&Lavoro che ottiene 18 seggi (+15). Quasi a significare che in politica, a volte, è meglio soli che mal accompagnati.

Sulla mappa vince la “scheda senza intestazione”

A livello comunale si è riproposta la frammentazione dei legislativi vista nelle elezioni cantonali dello scorso anno. Senza scordare che il maggior partito, o meglio la lista più votata, è la “scheda senza intestazione” in moltissimi comuni. Nella mappa ticinese ci sono poche eccezioni che vanno ai partiti storici, come PLR e il Centro. Due i comuni a trazione Lega, ovvero Bioggio e Taverne Torricella. Due pure quelli dove a primeggiare è la sinistra, ovvero Brusino Arsizio e Pollegio.

Unito al dato dei Municipi, si può dire che a questa tornata la sinistra è ritornata alle cifre precedenti l’ondata verde, che aveva fatto registrare un aumento dei consensi tre anni fa, mentre a uscire rafforzato è il fronte di destra. E l’UDC in particolare.

La presenza femminile, moderata, in crescita

A livello di rappresentanza di genere, la situazione sta migliorando. Tuttavia ancora oggi solo il 21% dei municipali è donna (ovvero 112). Quattro anni fa erano 109. Va un po’ meglio nei consigli comunali dove la presenza femminile è al 31%, in crescita. Siamo comunque lontani dal 40% del Gran Consiglio. Il comune con la maggiore presenza femminile o meglio i due comuni sono Neggio e Collina d’Oro, dove c’è un 53% di consigliere comunali. Tra chi ha votato, il legislativo con meno donne è quello di Centovalli: solo 2 su 25. Ovviamente questo per le elette e gli eletti, senza tenere conto che molti di loro sono stati nominati anche in Municipio e dunque lasceranno il posto ai relativi subentranti.

La politica comunale ha i capelli bianchi

Anche nei legislativi non stupisce vedere che l’età media degli eletti cresce (non stupisce perché fondamentalmente cresce anche l’età dei candidati). Siamo attorno ai 48 anni, circa un anno in più della scorsa tornata. Per inciso, nei municipi l’età media è 53 anni. In diminuzione sono soprattutto i consiglieri comunali con meno di 30 anni che sono il 13,75% (755), la proporzione più bassa degli ultimi 25 anni. Crescono più o meno alla pari i pensionati. Sono 700, 126 in più di 4 anni fa. Si passa dal 10,50% al 12,75%. Chi invece è in età lavorativa o famigliare per ora regge, ma anche l’invecchiamento progressivo si vede.

A livello di consigli comunali, il più giovane è quello di Personico (39 anni d’età media), il più anziano è quello di Brusino Arsizio (58) e di Ronco sopra Ascona (58,46 anni). Infine una curiosità, il “decano dei decani” è Piero Früh di Massagno, il più giovane eletto è Naël Martini che ha compiuto i 18 anni sabato scorso, due giorni fa. Fresco 18enne eletto è anche Francesco Baldi a Muzzano.

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