"Secondo me il Ticino non guadagna" spiega ai microfoni della RSI Marco Bernasconi, docente di diritto tributario all'Università della Svizzera italiana e all'Università Bocconi di Milano, oltre che responsabile operativo del Centro di competenze tributarie presso la SUPSI - "Il gettito diminuisce con questo accordo, sia nei confronti di quello del 1974, ancora vigente, sia nei confronti del memorandum d'intesa della roadmap del 2015".
Christian Vitta sull'impatto del nuovo accordo sui frontalieri
RSI 23.12.2020, 19:05
In secondo luogo la fine della tassazione vantaggiosa per i frontalieri, "viene rimandata a 10, 15 anni. Quindi non mi sembra un grande passo in avanti. Il dumping, secondo me persiste. Non mi sembra che venga risolto per i vecchi frontalieri, che hanno lavorano ora in Svizzera e lo faranno fino al 2022 perché si continuerà a tassarli col diritto previgente, come prima. Verrà risolto per i nuovi frontalieri, però ci vorranno anni".
"Con questo accordo faccio anche notare si deve anche cambiare una legge ticinese: il moltiplicatore comunale dei frontalieri dal 100% va diminuito all'80%, inoltre il ristorno che dovremo dare alla gran parte dei frontalieri per molti anni sale dal 38 al 40%". "Non mi sembra un regalo di Natale", conclude Bernasconi.
L'opinione dei sindacati
CSI 18.00 - 23.12.2020 - La voce di Gargantini dell' UNIA
RSI Info 23.12.2020, 18:42
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“Avremmo gradito avere lo stesso tipo di consultazione con le autorità elvetiche e un vero confronto non è mai stato aperto" - dice Giangiorgio Gargantini del sindacato UNIA. "Chiediamo che venga fatto ora perché all’interno di questo accordo si annidano delle criticità, quali ad esempio lo squilibrio che si creerà tra vecchi e nuovi frontalieri. Per esempio potranno esserci due lavoratori che magari abitano nello stesso comune e lavoreranno per la stessa azienda ma con due situazioni fiscali diverse. Un fattore che potrebbe portare a situazioni di messa in concorrenza con conseguenze spiacevoli.”
CSI 18.00 del 23.12.2020 - La voce di Puglia dell'OCST
RSI Info 23.12.2020, 18:45
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"Si genera una disparità fiscale", concorda Andrea Puglia dell'OCST, "ma era inevitabile. Applicare le norme del nuovo accordo anche ai frontalieri già attivi avrebbe significato distruggere le famiglie, e i lavoratori avrebbero cercato altre forme per garantirsi lo stesso introito, come il lavoro in nero o i contratti a finto tempo parziale. Una deriva che era da evitare". Per Puglia si tratta quindi tutto sommato di un buon accordo: "I frontalieri che entreranno in futuro nel mercato dovranno per forza di cose cercare delle condizioni salariali ottime e contrattare trattamenti dignitosi, ma anche essi avranno comunque diritto a una fiscalità privilegiata rispetto ai colleghi italiani grazie agli appositi provvedimenti che verranno integrati oltre confine".
Il padronato: "Problematico per alcuni settori"
Da parte padronato si guarda con un po' di preoccupazione al futuro, in particolare per alcuni settori. "Per quello che riguarda le attività legate ai servizi sicuramente questo accordo potrebbe diminuire la pressione sul mercato del lavoro da parte del frontalierato - afferma Stefano Modenini, direttore dell'Associazione industrie ticinesi - "Diversa è la situazione per i settori come l'industria o l'edilizia. Nel tempo l'accordo potrebbe forse causare qualche difficoltà nel trovare il personale specializzato che non abbiamo sul mercato del lavoro svizzero".
Servizi finanziari, "un tema disatteso"
CSI 18.00 del 23.12.2020 - La voce di Michele Rossi
RSI Info 23.12.2020, 19:06
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"Queste persone verranno tassate maggiormente quindi il posto di lavoro in Svizzera sarà un po' meno attrattivo, però credo che questo problema per il momento non si pone - afferma Michele Rossi, delegato alle relazioni esterne per la Camera di commercio del canton Ticino, che sottolinea però un punto critico: "L''accesso al mercato dei servizi finanziari è un tema che era stato previsto nel 2015, ma sul quale non c'è stato nessuno progresso. Anzi, sono stati introdotti ostacoli maggiori rispetto al passato. Questo è un punto importante perché va preservata la tutelata la piazza finanziaria del canton Ticino".
Accordo sui frontalieri siglato
Il Quotidiano 23.12.2020, 20:00
Le implicazioni dell'accordo
Telegiornale 23.12.2020, 21:00