Dal cibo all’energia, dall’aria alle piante, dalla mobilità al paesaggio che ci circonda. Dieci atelier, tanti spunti, un unico messaggio: il nostro benessere non può prescindere da quello del contesto in cui viviamo. E viceversa. È questo il tema al quale il Cantone, la Supsi e la Fondazione éducation21 hanno voluto dedicare la 17esima Giornata sull’educazione allo sviluppo sostenibile. Un tema fondamentale: il concetto di salute globale.
“Il concetto di salute globale tiene conto non solo della salute biologica ma anche di tutti gli aspetti culturali, economici, sociali e ambientali. In pratica: mi sento bene non solo in assenza di malattia ma anche se vivo in un contesto intorno a me positivo e anche se l’ambiente è in una situazione positiva”, spiega Fabio Guarneri, collaboratore scientifico settore scuola di éducation21.
Stamane, a Locarno, sono accorsi in molti. C’era chi già insegna da tempo e coloro che saranno i docenti di domani. Come formarli nel modo più efficace? La soluzione sta nell’approccio trasversale.
“È la scelta del Dipartimento Formazione e apprendimento-Alta scuola pedagogica, quella di non relegare lo sviluppo sostenibile all’interno di una disciplina, bensì di renderlo in maniera osmotica all’interno di ciascun ambito. Varie sperimentazioni, sia di formazione di base che continua di ricerca, adottano questo approccio olistico trasversale globale alla cittadinanza allo sviluppo della sostenibilità”, dice Lorena Rocca, responsabile della ricerca DFA/ASP.
Ambiente, salute e benessere sono entrati da tempo nei programmi scolastici. Ma fermarsi sarebbe sbagliato.