Ticino e Grigioni

Il ceppo inglese in casa anziani

Accertata la presenza a Balerna, dove sono risultati contagiati tre quarti dei residenti e metà del personale

  • 14 gennaio 2021, 19:13
  • 22 novembre, 17:48
02:19

CSI 18.00 del 14.01.21: il servizio di Francesca Torrani con le spiegazioni del medico cantonale Giorgio Merlani

RSI Info 14.01.2021, 19:11

  • tipress
Di: pon/diem/CSI 

Un focolaio di coronavirus è stato riscontrato nel Centro comunale per anziani di Balerna e l’esame approfondito di uno degli strisci positivi, risalente a fine dicembre, ha confermato la compatibilità con la nuova variante inglese. Lo rende noto il Dipartimento della sanità e della socialità ticinese. Il caso era risultato sospetto per una reinfezione recente e una serie di casi secondari in rapida successione. L’ufficio del medico cantonale, d’intesa con la direzione dell’istituto, ha quindi deciso di procedere al sequenziamento - il cui risultato è giunto mercoledì - e a un test a tappeto fra i residenti. Nonostante le misure di protezione adottate, metà del personale e tre quarti degli ospiti sono risultati contagiati. Le visite sono state nel frattempo sospese.

Le autorità sanitarie cantonali intendono rafforzare in questo caso il depistaggio: verificato che il caso dell’ospite citato non può essere ricondotto a legami diretti con altri possibili casi di variante inglese, il servizio di tracciamento sta raggiungendo tutte le persone poste in quarantena a seguito di contatti stretti con residenti e collaboratori risultati positivi. Anche a loro viene offerta la possibilità di un test PCR gratuito. Il ceppo inglese non è più mortale, ma più contagioso, e questo spiega l'intensificazione del tracciamento dei contatti.

Giorgio Merlani: "si teme una diffusione preoccupante del virus"

Giorgio Merlani

Giorgio Merlani

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Il fatto che la variante inglese del coronavirus sia stia diffondendo in Ticino dove è anche entrata in una casa per anziani non lascia tranquillo il medico cantonale Giorgio Merlani. Si tratta di capire come è avvenuto il contagio se la mutazione del virus possa essere anche all’origine della sospetta reinfezione di un ospite risultato positivo sia a inizio sia a fine dicembre. Ma non solo. “La situazione preoccupa un po’ tutte le autorità sanitarie a livello internazionale – sottolinea -. I dati della Gran Bretagna sono sotto gli occhi di tutti e spiegano le decisioni, apparentemente contro tempo, del Consiglio federale che, in precedenza, a fronte di dati peggiori, aveva adottato misure meno restrittive. Ci si sta muovendo considerando una diffusione preoccupante del virus. Si tratta di capire se c’è qualche altra contromisura che si può mettere in campo perché vediamo con quale rapidità e quale contagiosità si diffonde".

Mascherine FFP2 obbligatorie come in Baviera?

Una soluzione per contrastare la diffusione della variante inglese potrebbe essere la riduzione del rischio di contagio tramite un uso generalizzato delle mascherine FFP2 (molto più protettive di quelle chirurgiche), come fatto in Baviera dove sono diventate obbligatorie sui mezzi pubblici, nei supermercati e nei negozi. “È una possibilità e in questo momento non se ne scartano a priori – nota Giorgio Merlani -. Ci fossero indizi che la variante in questione può trasmettersi anche per aerosol potrebbe essere una contromisura. Ma si tratta di una prospettiva che un pochino mi preoccupa poiché le mascherine FFP2 e FFP3 non sono così evidenti da portare e, inoltre, respirare non è così facile".

I numeri dell'ADICASI

Attualmente, secondo i dati dell'ADICASI, sono 147 i residenti positivi (con 7 nuovi contagi accertati nelle ultime 24 ore) distribuiti in 18 delle 68 case anziani ticinesi, con poco meno di 4'700 letti complessivi. Nelle altre 50 il virus non è attualmente presente. Da inizio pandemia i decessi per COVID-19 nelle case di riposo sono stati 362 (+2), a fronte di 1'008 morti per altre cause e 1'190 guarigioni dalla malattia.

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