Ad occupare la politica ticinese nella prossima legislatura c'è un grosso tema: il risanamento delle finanze cantonali. Il preventivo del prossimo anno potrebbe passare da un disavanzo di 40 milioni di franchi a uno di 95, se non dovessero arrivare i dividendi della Banca nazionale svizzera. Così - per avere più certezze - è stata chiesta una proroga. E slitta anche la presentazione della manovra di rientro.
Presentare il preventivo entro la fine di settembre, è quello che dice la legge. Ma oggi la maggioranza della Commissione della gestione del gran Consiglio ha chiesto e approvato due settimane di proroga, in modo da avere indicazioni più chiare sui dividendi della Banca nazionale svizzera. In ballo ci sono circa 55 di milioni di franchi, considerando due quote della BNS.
Così i conti previsti per il prossimo anno potrebbero presentare un deficit di 40 milioni, oppure di 95. Una previsione particolarmente attesa: perché porta con sé infatti le misure di risparmio che il Cantone vuole implementare.
"Abbiamo voluto fare astrazione dalla BNS, per fare un esercizio che guardasse oltre, chiaramente poi dovremo considerarlo a dipendenza se arriveranno 2 quote o se ne arriveranno zero, ma strutturalmente, e anche guardando sul medio periodo, contare su due quote che equivale a circa 55 milioni all'anno è una cifra realistica guardando al passato", spiega Christian Vitta, direttore del Dipartimento finanze e economia.
Guardando invece al futuro, non tanto lontano, c'è un decreto che chiede il pareggio dei conti entro il 2025.
"Questo è un obbiettivo che manteniamo. Non dobbiamo far dipendere dalla Banca Nazionale un percorso che vogliamo portare avanti in maniera strutturale. Quindi per noi rimane quell'obbiettivo. Anche perché non dobbiamo dimenticarci che abbiamo il freno ai disavanzi che mette dei paletti ben precisi sul percorso", dice Christian Vitta.
La manovra di rientro sarà presentata a fine settembre. Siamo a metà settembre. A che punto siamo?
"Con i nostri lavori siamo avanzati, Quindi proseguiamo nel finalizzare adesso il documento", sottolinea Vtta. Documento che verrà presentato a metà ottobre con il preventivo, come stabilito oggi dalla maggioranza della Commissione. Contraria la sinistra, per la quale la proroga è un modo per non affrontare il tema sotto le elezioni federali.