L'apertura della nuova linea AlpTransit, che sarà inaugurata a inizio giugno ed entrerà in esercizio il prossimo dicembre, porterà nuova linfa anche alla linea internazionale Locarno-Domodossola in esercizio dal 1923. L'affettuosamente detta (in territorio elvetico) Centovallina (oltre il confine diventa la Vigezzina) risulterà potenziata per collegare al meglio le nuove trasversali alpine del San Gottardo e del Lötschberg. Il miglioramento del servizio gioverà sia ai residenti diretti Oltralpe sia ai turisti per i quali il treno è il miglior modo per scoprire i pregi del territorio fra Ponte Brolla e Camedo. E in prospettiva c'è pure la speranza che la Centovallina diventi la via d'accesso privilegiata al Parco nazionale del Locarnese.
Fino a Camedo è la Centovallina, oltre diventa la Vigezzina
Le due aziende che gestiscono la Locarno-Domodossola, l'elvetica Ferrovie autolinee regionali ticinesi (FART) e l'italiana Società subalpina di imprese ferroviarie (SSIF), si stanno da tempo preparando all'appuntamento con l'AlpTransit. Le novità saranno di doppia natura, anticipa il capo esercizio ferroviario FART Giangiorgio Helbling. Da un lato quattro convogli sono stati completamente ammodernati e la capacità di trasporto è stata aumentata con l'introduzione di un vagone intermedio che ha portato i posti disponibili da 82 a 120. Dall'altro, con l'introduzione del nuovo orario ferroviario l'11 dicembre 2016, vi saranno dei cambiamenti con collegamenti supplementari. Dovrebbero aumentare ulteriormente l'attrattiva di un collegamento già fondamentale per il turismo locarnese.
Come rileva il direttore Fabio Bonetti, la Centovallina è da sempre considerata il trenino più bello dalla Svizzera e fa già parte del tour in ferrovia e battello Lago Maggiore Express che nel 2015 ha incantato 42'000 persone. Per il futuro si sta invece facendo particolari sforzi di promozione verso la Svizzera romanda ma pure per fare in modo che i viaggiatori che arriveranno a Locarno decidano di salire sul treno per scoprire la natura selvaggiamente incantevole che scorre a fianco dei quasi 20 di chilometri di binari che uniscono la riva del Verbano a Camedo.
Diem/Quot
Dal Quotidiano
Sul trenino delle Centovalli
Il Quotidiano 28.03.2016, 21:00
Una serie sui binari
Il servizio dedicato alla Locarno-Domodossola apre una serie di cinque appuntamenti che il Quotidiano dedica alle ferrovie che, diramandosi verso la periferia dalla linea del San Gottardo, hanno fatto la storia della Svizzera italiana: la Bellinzona-Mesocco, la Valmaggina, la Ferrovia del Bernina, la Lugano-Tesserete, la Lugano-Dino, la Biasca-Acquarossa, la Lugano-Ponte Tresa e la Mendrisio-Malnate. Tutte entrarono in esercizio nei primi tre decenni del XX secolo e molte cessarono di esistere tra il 1965 e il 1973.
Le ferrovie ticinesi del passato, del presente e del futuro