Il mattone "salva" la Cassa pensioni cantonale, che — come tutti gli istituti di previdenza — ha subito i contraccolpi delle turbolenze dei mercati finanziari. Proprio questi ultimi hanno fruttato un "misero" 0,36%, mentre il settore immobiliare ha reso ben l'1,42%. Il risultato è scarso rispetto all'8% del 2014, ma non così pessimo (la media 2015 di tutte le casse svizzere è sotto l'1%).
Pierre Spocci, direttore dell'istituto di previdenza cantonale
"Siamo ancora in linea con il
piano di risanamento avviato negli scorsi anni — ha detto lunedì
Pierre Spocci, direttore dell'istituto di previdenza cantonale, ai microfoni della RSI (
ascolta l'audio) —. È vero che quest'anno è stato arido, ma la progressione segnata negli ultimi tre rappresenta
un ritmo adeguato per raggiungere l'obiettivo".
Lo scopo sarebbe quello di arrivare, nel 2051, a un grado di copertura dell'85%, mentre oggi siamo al 67,3%. Il dato, rispetto al 2014, è ancora leggermente calato.
CSI/px