Un posto per la propria barca per molti proprietari di natanti in Ticino continua ad essere un miraggio. Possedere una imbarcazione (a remi, a motore o a vela, poco importa) è un privilegio non per tutti. Ma ancora di più lo è poter disporre di un luogo d’attracco riservato in acqua, in darsena o a riva. Da oltre un ventennio le immatricolazioni di natanti fluttuano attorno alle 7'000 unità e nonostante la costruzione di diversi porti regionali, comunali e patriziali la disponibilità di posti è stabile. Anche perché nel frattempo il cantone prosegue nella politica di riordino delle rive e di eliminazione degli attracchi selvaggi e delle boe. All’appello sul Verbano e il Ceresio mancano alcune migliaia di posti.
Vuoi la barca? Devi avere il posto. Vuoi il posto? Devi avere la barca
Le difficoltà da superare, soprattutto per i nuovi proprietari, sono tante. Tanto più che, da un lato, per immatricolare un’imbarcazione, il cantone chiede che si abbia un posto barca, mentre, dall’altro, i porti, prima di affittare un attracco, chiedono la prova del possesso del natante. Una situazione dalla quale, spesso, è possibile uscire solo grazie ai cantieri nautici che agli acquirenti in attesa mettono a disposizione uno dei loro attracchi.
Attese da un minimo di 3 a un massimo di 12 anni
Al porto regionale di Locarno è pendente un centinaio di domande da parte di persone che, come spiegato alla RSI dal capitano del porto Nadir Quarta, dovranno attendere tra i 3 e i 12 anni. Situazione simile anche a Lugano dove, chiarisce il capo ufficio Eventi e turismo, porti e pontili Fabio Schnellmann, è pendente all’incirca una novantina di richieste, a fronte di circa 720 posti esistenti. Una situazione, si riconosce sul Lago Maggiore e sul Ceresio, da numerus clausus.
Prezzi in crescita e subaffitto sotto banco
La crescita del desiderio della barca, a fronte di posti sostanzialmente stabili, allunga le liste d’attesa e crea malumori fra chi si trova senza possibilità di ormeggiare il suo scafo. Ma non solo. L’assenza di un’offerta in grado di soddisfare la domanda, ha fatto aumentare i prezzi portando anche taluni ad adottare soluzioni oltre i limiti consentiti, come il subaffitto sotto banco. Situazioni che si verificano su entrambi i bacini e che portano i gestori dei porti ad intervenire per garantire il rispetto delle regole.
Un nuovo porto con 280 posti a Gambarogno?
Il nuovo porto sul quale a Gambarogno si voterà il 21 novembre dovrebbe permettere di far fronte almeno in parte alla carenza di posti sul Verbano
La fame di posti barca ha portato diversi enti pubblici a promuovere la realizzazione di nuovi porti. L’ultimo in discussione è quello voluto dal comune di Gambarogno sul quale i cittadini, dopo la riuscita della domanda di referendum, voteranno il prossimo 21 novembre. Il progetto prevede 19 milioni di investimento in zona Sass di Sciatt (San Nazzaro) per realizzarvi una struttura, dotata di numerosi servizi e comfort, con 280 attracchi protetti da un molo frangiflutti galleggiante. I formulari per gli interessati ai posti sono già online sul sito del comune. Contrariamente a quanto avviene in numerosi altri comuni, saranno assegnati senza agevolazioni particolari ai domiciliati.