Il morbillo in questi giorni non risparmia neanche il Ticino. Le autorità cantonali hanno registrato due casi. Uno è molto recente e riguarda un anziano, ciò che lo rende un contagio atipico. L'altro, invece, concerne uno studente che frequenta l'Università di Zurigo dove si è registrato un altro caso.
Entrambi i malati ticinesi non figurano ancora tra i 97 registrati tra gennaio e marzo in tutta la Svizzera. Una situazione anomala (si tratta di una cifra pari a quella di tutto il 2018) che ha fatto suonare un altro campanello d'allarme quanto al rischio di una diffusione della malattia altamente infettiva che può avere conseguenze gravissime.
Malgrado i due casi, in Ticino la situazione è ritenuta sotto controllo, come confermato alla RSI dal responsabile del servizio malattie infettive dell'Ente ospedaliero cantonale Enos Bernasconi secondo il quale in questo frangente non è il caso di preoccuparsi. Ma un'epidemia non è mai esclusa. "A livello ticinese abbiamo una situazione che è ancora favorevole, ma potrebbe cambiare e potremmo avere una o più epidemie - spiega il medico -. Abbiamo la fortuna che la copertura vaccinale nei bambini piccoli è ottima, essendo vicina all'obiettivo del 95%. Però dobbiamo raggiungerlo anche tra gli adolescenti e i giovani adulti".
Per evitare ogni rischio e contribuire a evitare i contagi, le autorità raccomandano la vaccinazione che, per essere efficace, viene somministrata in due dosi.