Il secco no al contrassegno autostradale a 100 franchi deciso dagli svizzeri il 24 novembre avrà ripercussioni anche per quanto riguarda i posti di lavoro che la Confederazione aveva previsto per il passaggio dei tanti chilometri di strade cantonali sotto l'egida dell’Ufficio federale delle strade (Ustra).
Come ha spiegato lunedì Gabriele Crivelli, addetto stampa dell’Ustra a Berna, “si era pianificato che per il 1° gennaio 2014, quando sarebbe scattata la ripresa dei circa 400 Km di strade cantonali, sarebbero stati creati 60 posti di lavoro. Tuttavia, al momento del lancio del referendum, dopo aver assunto 34 collaboratori, si sono bloccate le assunzioni” .
Come detto, la decisione popolare di due settimane fa ha fatto sì che i 60 impieghi previsti non possano più esser integrati nel budget dell’Ustra, cosicché, precisa Crivelli, “dopo una verifica da parte del Dipartimento si è ritenuto necessario intaccare il budget del personale e sopprimere i posti di lavoro già occupati” .
Secondo quanto rileva il portavoce, la riduzione dell’organico avverrà “possibilmente senza licenziamenti, nonché in modo economicamente opportuno e socialmente sostenibile” . Essendo tuttora in atto le valutazioni da parte dell’ente, per ora non è possibile sapere quanti impieghi spariranno in Ticino.
EnCa