Lentamente la neve ha finalmente iniziato a fare capolino anche in Ticino e le cime sono imbiancate, ma chi sperava in un’Immacolata sugli sci, dovrà pazientare ancora.
Ad Airolo e Carì si lavora infatti a pieno regime, ma la quantità di neve non è ancora sufficiente per aprire i battenti. “Purtroppo in basso è ancora pochina – spiega alla RSI il direttore della Valbianca di Airolo-Pesciüm Simone Beffa –, ci mancano circa 40 centimetri per garantire il divertimento in sicurezza”. ui
“Carì è bianco e sappiamo che in alto ci sono circa 60 centimetri di neve – gli fa eco il presidente della Nuova Carì Gabriele Gendotti – e visto il freddo riusciamo a sparare la neve con i cannoni. In basso la situazione è un po’ più problematica e dobbiamo aspettare che cada più neve dal cielo”.
Si guarda verso il cielo con speranza e preoccupazione, un terzo inverno come i due appena passati non è infatti contemplabile. “Non sarebbe in effetti possibile – conferma ancora Gendotti –, ma quest’anno le premesse sembrano decisamente migliori, siamo quindi fiduciosi di riuscire ad aprire il 16 dicembre, e in questo senso anche l’impianto di innevamento artificiale è fondamentale per coprire i punti più sensibili”.
Aperture ancora da definire per Airolo, San Bernardino in attesa delle autorizzazioni
Innevamento programmato che resta invece precluso precluso per Airolo: “Purtroppo per quest’anno noi non ci possiamo contare – spiega da parte sua Simone Beffa –, stiamo lavorando al nuovo centro nazionale di freestyle con l’impiantistica d’innevamento che ovvierà al problema, ma ci vorranno ancora due anni per terminare il tutto. Quest’anno abbiamo giusto un cannone giusto per fare un po’ di fondo dove c’è il tappeto e a Ravina”.
Airolo difficilmente aprirà quindi i battenti il 9 dicembre come sperato, ma “appena scenderanno i 40 centimetri necessari apriremo subito” conferma ancora Beffa.
Gli occhi sono tutti puntati sulle vacanze natalizie, che saranno determinanti. Per Natale potrebbero riaprire parte degli impianti di Confin a San Bernardino, fermi da ormai 11 anni: cabina, seggiovia e uno degli sci-lift sono pronti in attesa delle necessarie autorizzazioni. Questo venerdì invece ci sarà apertura parziale degli impianti di Pian Cales.