Rimborsi e indennità dei consiglieri di Stato e preventivo 2019 costituiscono il piatto forte dell'ultima sessione dell'anno del Gran Consiglio ticinese, che si apre nel pomeriggio di lunedì a Bellinzona. Si tratta di una sessione di ben quattro giorni con la possibilità di tempi supplementari, dunque di sedute notturne.
Ma andiamo con ordine, iniziando dai rimborsi. Dopo diversi mesi di lavoro, i deputati incaricati di analizzare il dossier si presentano in aula con due rapporti. Uno - a firma del PPD Fabio Bacchetta-Cattori e sostenuto dal PLR - lascia al Governo la possibilità di decidere se e quanto restituire. Il secondo, relatore il socialista Henrik Bang, quantifica invece la somma da rimborsare: gli ultimi 5 anni di indennità per il telefono, più i due mesi di stipendio versati a fine mandato, retroattivi a 10 anni. Una proposta sostenuta dal PS, parte del PPD e dalla Lega.
Come da consuetudine l'ultima sessione del parlamento coincide con la discussione sul preventivo, che chiude per il secondo anno consecutivo nelle cifre nere: quasi 15 milioni e mezzo di avanzo d'esercizio. E prima del preventivo, i deputati dovranno comunque discutere - e sarà il piatto forte di oggi - la controversa modifica della Legge sulla polizia.
CSI/redMM