È stato rinviato a giudizio il sedicente uomo d’affari francese che nel 2008 riuscì a sottrarre, a un commerciante di Chiasso, una partita di diamanti del valore di ben un milione e mezzo di franchi.
Il venditore rimase vittima del classico “trucco del mobiletto”, compiuto al momento dello scambio in un ufficio di Milano. Durante la conta del denaro un complice del presunto businessman, nascosto nella scrivania, usò i cassetti per sostituire i soldi veri con mazzette false. E quando il commerciante se ne accorse, dei preziosi (mai recuperati) si era ormai persa ogni traccia.
A inizio estate la polizia riuscì però ad arrestare, in un albergo di Zurigo, il 43enne francese. Lunedì, come detto, il procuratore pubblico Andrea Maria Balerna ha firmato l’atto d’accusa. Alle Assise Criminali l’uomo (reo-confesso) dovrà rispondere del reato di truffa aggravata, poiché commessa per mestiere. I suoi complici sono tuttora latitanti.
Francesco Lepori