Ticino e Grigioni

In cantiere “fu violenza carnale”

Condannato a tre anni (due sospesi, uno da espiare) il 56enne che nel 2018 approfittò di un’amica in un cantiere del Luganese

  • 25 maggio 2021, 16:41
  • 20 novembre, 20:21
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Il processo si è basato sui racconti delle due parti

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Di: CSI/Red. MM 

Quella sera del 24 maggio 2018, in un cantiere del Luganese, fu violenza carnale. È quanto ha stabilito oggi (martedì) la Corte delle assise criminali presieduta dal giudice Mauro Ermani. L’imputato, un 56enne italiano, è stato condannato a tre anni di detenzione suddivisi in 24 mesi sospesi e 12 da espiare, ai quali si aggiungono 7 anni di espulsione dalla Svizzera.

L’uomo, lo ricordiamo, dopo una cena al ristorante condusse l’amica in un cantiere del Luganese, dove aveva poi abusato di lei.

Per i giudici, anche se la difesa aveva cercato di far passare la tesi della vendetta, la sofferenza mostrata dalla donna è autentica, come confermato anche dai medici e dallo psichiatra.

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Avrebbe violentato un'amica, rinviato a giudizio

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Condannato per violenza carnale

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