L'esercito è già pronto ad intervenire nel caso in cui le autorità civili e gli enti di pronto intervento avessero bisogno di un aiuto supplementare per lottare contro gli incendi di boschi. Dato il lungo periodo di siccità e l'elevato pericolo di roghi, specifici piani di pronto intervento sono stati varati per il sud delle Alpi. In Ticino i circa 300 militi di montagna sono preparati. Nei Grigioni alcune cisterne sono state collocate in zone particolarmente aride.
Allo sforzo partecipa in primo luogo l'aviazione. Un elicottero è già stato dislocato in Ticino, secondo quanto dichiarato dal colonnello Peter Bruns alla SonntagsZeitung. L'obiettivo è di ridurre i tempi di reazione in caso di allarme. I Super Puma vengono impiegati (su richiesta delle autorità comunali o cantonali) a sostegno degli sforzi dei pompieri.
L'anno scorso sono stati mobilitati sei volte in Svizzera e tre all'estero (Portogallo, Montenegro e Italia) sganciando 5 milioni di litri d'acqua sulle fiamme. Nel dicembre 2016 ben 7 apparecchi delle Forze aeree erano stati contemporaneamente attivi nella lotta contro i roghi divampati nel Moesano.