Ticino e Grigioni

Influenza, ospedali sotto pressione

Molti studi medici sono chiusi per le festività e i pronto soccorso si ritrovano presi d’assalto

  • 5 gennaio 2017, 19:03
  • 8 giugno 2023, 02:47
Difficile prevedere l'evoluzione dell'epidemia

Difficile prevedere l'evoluzione dell'epidemia

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L’influenza ha fatto prepotentemente capolino in Svizzera e soprattutto in Ticino, uno dei cantoni più colpiti dalla malattia che si è diffusa in anticipo rispetto agli scorsi anni. Date le festività, molti studi di medici di famiglia sono chiusi e questo si è tradotto con una presa d’assalto dei pronto soccorso.

Un esempio è quello del San Giovanni di Bellinzona, dove, spiega la sostituta caposervizio Ilaria Jermini Gianinazzi: “Siamo sotto pressione. Dal 24 di dicembre fino ad oggi abbiamo visitato 840 pazienti, nel nostro pronto soccorso. Si tratta di un incremento del 20% rispetto ai nostri standard”.

Un incremento dovuto soprattutto ai casi di influenza, che ha portato ad un aumento delle ospedalizzazioni dei pazienti più fragili, come gli anziani per esempio. “I posti letto sono nettamente insufficienti rispetto al fabbisogno – aggiunge Ilaria Jermini Gianinazzi – e inoltre i pazienti con l’influenza devono essere isolati: spesso dobbiamo occupare camere in altri reparti”.

I pazienti giovani vengono invece rimandati a casa, con le dovute raccomandazioni. Con nosocomi e medici sotto pressione, la raccomandazioni ai pazienti poco sintomatici è dunque di evitare di recarsi in ospedale.

È difficile prevedere l’evoluzione dell’epidemia, ma in base all’esperienza acquisita è verosimile che per le prossime tre o quattro settimane il carico di lavoro dei medici sarà ancora notevole.

CSI/Red.MM

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