"Fuori gli italiani andatevene a casa cosa volete da noi": è il testo che, in piena emergenza coronavirus, appare su dei biglietti apposti sul parabrezza di alcune vetture in Engadina con targhe della vicina penisola. La dichiarazione è stata ripresa da molti media italiani e preoccupa anche le autorità locali.
“Noi respingiamo queste manifestazioni di odio, Non sappiamo purtroppo chi sono gli autori ma in ogni caso le condanniamo nella maniera più assoluta” dichiara alla RSI Martin Aebli, sindaco di Pontresina e presidente della regione Maloja sottolineando che attualmente “le case di vacanza sono ora occupate in gran parte soprattutto da tedeschi, svizzeri e italiani”.
Le autorità locali tuttavia invitano ora tutti i residenti delle case secondarie ad annunciarsi presso i comuni della regione. “Non si tratta di controllarli ma piuttosto di informarli, perché molti abitanti sono pensionati ed appartengono dunque ad una fascia a rischio di contagio. Noi vogliamo raggiungergli ed informarli anche per offrire loro dei servizi come ad esempio la spesa a domicilio. Li invitiamo ad annunciarsi presso i vari comuni”.
Aebli conclude infine: “No non si può denigrare senza motivo una categoria di persone… ci sono delle regole da rispettare e non è importante se qualcuno viene da Milano, da Zurigo o da Pontresina. Se qualcuno ha il diritto di restare in Engadina allora è il benvenuto punto. se invece non è autorizzato a causa di altre regole o della chiusura delle frontiere allora se ne dovrà andare”.
Della questione si occuperà ora anche lo stato maggiore di condotta grigionese, che dovrebbe pubblicare un comunicato nelle prossime ore.