Ticino e Grigioni

L’Italia esulta ma non troppo

Soddisfazione tra i sindaci italiani per la “rimozione del casellario”, preoccupa però la tassazione dei frontalieri

  • 8 giugno 2017, 18:42
  • 23 novembre, 05:24
02:27

Via il casellario giudiziale. Parla Massimo Mastromarino, presidente dell'Associazione comuni di frontiera - di Simone Della Ripa

RSI Info 08.06.2017, 16:56

A manifestare la propria soddisfazione nell’apprendere che il Consiglio di Stato ha fatto un passo indietro sulla richiesta del casellario giudiziale, è il sindaco di Lavena Ponte Tresa, Massimo Mastromarino.

Secondo lui, che è anche presidente dell’Associazione comuni di frontiera italiani, è stato un gesto di “buon senso”. Il sindaco non teme ripercussioni sui rapporti e nemmeno crede che questo porterà meno sicurezza. Il capitolo “tassazione dei frontalieri” pare essere invece un tema delicato che nessun primo cittadino italiano per ora si sente di affrontare.

La firma dell’accordo non è così scontata o forse lo sarà solo dopo le elezioni italiane. Lo “scambio casellario – firma del patto” non piace al sindaco di Luino Andrea Pellicini. “L’obbligo del casellario giudiziale, dice, va eliminato perché assolutamente discriminatorio. Subordinarlo alla ratifica del trattato sulla doppia imposizione è inaccettabile. Io ho un punto di vista opposto: il trattato non va ratificato proprio perché permangono questi che ritengo atti discriminatori nei confronti dei nostri lavoratori”.

sdr

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