"La decisione del Municipio non mi è piaciuta": lo ha dichiarato Giovanna Masoni Brenni ai microfoni delle Cronache della Svizzera italiana esprimendosi sulla scelta di rimanere in corsa per entrare nel direttivo dell’ente autonomo del Lugano Arte e Cultura nonostante Lugano l’abbia esclusa proponendo il ticket Pesenti-Grassi. "Lo faccio per il progetto e il ruolo che ho avuto per 12 anni mi ha dato le competenze tecniche che servono", ha proseguito.
Il grande interesse politico che c’è intorno al LAC "non gli fa bene": le imprese culturali "devono avere una buona autonomia dalla politica e dalle sue logiche", ha aggiunto l’ex municipale, considerata la madrina del LAC e devono essere al servizio della cultura e non di fazioni o interessi privati.
Durante i 12 anni in cui ha seguito tutti i "cantieri" legati al polo culturale luganese (edilizio, organizzativo, quello dei costi, quello della raccolta di fondi e quello culturale), conclude, ha sempre visto "l’importanza, particolarmente acuta in ambito culturale, di andare oltre i partiti".
CSI/mrj
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01.10.2016: Masoni in corsa per il Direttivo del LAC