Richiesta di estradizione per Marco Marenco, noto come Mister Borsalino per essere stato azionista della famosa azienda di cappelli. L'imprenditore astigiano di 60 anni, arrestato lo scorso 24 aprile a Lugano dopo una latitanza iniziata in luglio, è accusato di truffa ed evasione fiscale per un buco di circa 3,5 miliardi di euro, in cui sono coinvolte una serie di società attive nel settore energetico.
Il fascicolo, aperto ad Asti nel giugno 2014 e trasferito poi ad Alessandria, è ora nelle mani del pubblico ministero astigiano Luciano Tarditi.
I primi ad accorgersi che qualcosa non andava nelle numerose attività di Marenco sono stati i funzionari dell'agenzia delle dogane di Alessandria. Alcune società attive nell'ambito del gas e dell'energia, i settori forti dell'imprenditore, non pagavano le accise, per almeno 200 milioni di euro. Un'inezia per quello che potrebbe passare alla storia per uno dei crac più grandi d'Italia dopo quello della Parmalat.
ats/joe.p.