Un velivolo non identificato si schiantò nel giugno del 1933 a Vergiate (VA). A terra restarono i rottami del presunto UFO e il corpo dei due piloti. Il regime fascista secretò immediatamente il caso. Come riporta La Stampa, Roberto Pinotti (fondatore e segretario del centro ufologico italiano) sta provando a dissolvere la nube di mistero che avvolge il fatto.
Ad Arona, durante un convegno ufologico, Pinotti ha dichiarato che "i resti dell'aeromobile furono portati in alcuni capannoni industriali dove rimasero per dodici anni. I due corpi furono invece studiati a lungo e conservati in formalina. Si sa che erano alti 1 metro e ottanta, avevano capelli e occhi chiari".
Benito Mussolini, visto i tratti somatici dei cadaveri, pensò che fossero piloti tedeschi e si spaventò. "Il Duce – sostiene sempre l'esperto – credette, forse, che sarebbe stato opportuno allearsi con una potenza militare come quella della Germania nazista, capace di produrre un velivolo mai visto prima". Un'ipotesi questa che potrebbe anche ridefinire la storia del periodo pre-bellico.
MABO