È stato svelato martedì il volto della futura “Città della musica” che prenderà vita a Lugano-Besso nel comparto dove attualmente hanno ancora sede gli studi radio della RSI, e di cui è previsto il trasloco a Comano. In quegli spazi, ampliati e in parte ridisegnati, nascerà un vero e proprio polo di competenze in ambito musicale. Il concorso è stato vinto da una cordata che fa capo a uno studio di architettura di Basilea
L’identità del luogo rimarrà, e così lo storico edificio degli anni ‘50 che è un bene protetto, con quello che è stato chiamato il “camino” (l’elemento verticale). Ci sarà però spazio per volumi nuovi, una nuova sala prove e anche un nuovo parco (al posto dell’attuale parcheggio), a fare da “ponte” con la città e il quartiere di Besso.
Il legame con la città è stato più volte sottolineato così come le sinergie fra chi in quegli spazi arriverà. A presentare i contenuti c’erano i due architetti a capo della cordata interdisciplinare vincitrice, Karolina Slawecka e Pawel Krzeminski dell’Architecture Club di Basilea.
La sala prove con un suggestivo soffitto a stella
Il loro progetto denominato “Pussar”, baciare in svedese, è stato scelto, all’unanimità fra oltre 50 partecipanti. “Sarà una piccola città dentro il quartiere e al centro ci sarà uno spazio pubblico. Una piazza con attorno due nuovi elementi, la nuova sala prove per orchestra sinfonica e due sale per cori e orchestre e un’altra ala con aule di studio”. Il nuovo parco pubblico, spiegano di due architetti, è stato pensato non solo per i musicisti ma per tutti i cittadini.
Un aspetto importante questo, a detta di tutti, per dare nuova vita al comparto dopo il trasloco della radio e l’arrivo del Conservatorio della Svizzera italiana e degli altri partner, beneficiari del diritto di superficie concesso dalla città di Lugano, che aveva acquistato gli spazi dalla SRG.
Ecco la Città della musica ticinese
Il Quotidiano 12.12.2023, 19:00