La Imerys di Bodio, gigante mondiale nella produzione di grafite, si prepara a tagliare una ventina di posti di lavoro. La direzione dell’azienda, che ha informato delle proprie intenzioni l’Ispettorato del lavoro e i sindacati, parla in una nota stampa di una decisione legata a cambiamenti strutturali e organizzativi.
Stando a informazioni raccolte dalla RSI, il licenziamento di 20 dei circa 250 dipendenti sarebbe riconducibile al rallentamento del mercato della mobilità elettrica (Imerys è anche specializzata nel settore delle batterie elettriche) e all’aumento dei prezzi dell’energia.
L’azienda ha coinvolto i sindacati in un periodo di consultazione, che durerà una ventina di giorni, per tentare di trovare soluzioni. “Non è ancora chiaro dove verranno effettuati questi licenziamenti. Imerys ha due sedi in Ticino, la seconda a Bironico, ma probabilmente verrà colpita maggiormente la sede produttiva, quella di Bodio”, afferma Claudio Isabella dell’OCST.
Nel 2020 la proprietà francese aveva annunciato di voler investire 35 milioni di franchi nello stabilimento di Bodio. Nel 2018 aveva già licenziato 14 dipendenti, mentre sei contratti erano stati fatti saltare all’inizio del 2023. Stavolta però un coinvolgimento dei sindacati c’è stato. “L’azienda - dice ancora Isabella - probabilmente ha capito che era meglio farlo per il bene di tutti. Abbiamo la possibilità di proporre alternative, come l’orario ridotto o il guadagno intermedio. Misure non sempre conosciute dalle aziende”.
Quanto al timore che si arrivi a una chiusura totale della struttura di Bodio, il sindacalista dell’OCST, che è anche granconsigliere, riporta quanto comunicato dalla stessa Imerys: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che verranno portati a termine alcuni investimenti già avviati negli ultimi anni. Hanno però detto che non partiranno con i nuovi progetti già previsti. Siamo preoccupati per la perdita di posti di lavori, quasi tutti di residenti ciò che ha un impatto ancora più doloroso”.
Il numero esatto dei licenziamenti verrà comunicato nelle ultime settimane di novembre.