La LUDES, spostato alla fine dello scorso anno il suo domicilio legale da Pazzallo a Zugo per evitare problemi con la nuova legge ticinese che permette di usare la denominazione di università, accademia ecc. solo agli istituti accreditati, di recente è tornata ad avere sede in Ticino. A Lugano è stata portata una società a garanzia limitata con un capitale di 20'000 franchi. Questa ha ripreso gran parte degli scopi in precedenza dell’associazione fondata da Paolo Sotgiu nel 1999.
A Baar resta basato il sodalizio dal quale finora dipendevano le attività formative a Pazzallo e Pregassona. Nel frattempo ha però cambiato nome. Non si chiama più Libera università, bensì Libera associazione degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche. Una nuova denominazione che figurerà anche sulla cartellonistica.
La differenza è minima, ma metterà la LUDES al riparo dalle sanzioni previste dalla legge ticinese per chi si definisce università pur non figurando tra i cinque atenei accreditati e riconosciuti. Un elenco nel quale la LUDES tenta di entrare da tempo, ma finora invano.
Diego Moles
Tre università in Bassa Mesolcina
Un altro istituto con ambizioni accademiche si è insediato nella Svizzera italiana. Si tratta dell’Associazione di ricerca scientifica e studi universitari privati che ha trovato sede nella Ca’ Rossa di Grono. Prima dell’entrata in vigore delle nuove regole ticinesi sulla denominazione (volute per contrastare il proliferare di sedicenti università e di enti che hanno distribuito titoli senza fornire garanzie di qualità sufficienti) si erano invece trasferite a Roveredo l’ISSEA operante tramite il Politecnico di studi aziendali di Lugano e il Multinational intelligence campus in precedenza a Viganello.