La carenza di docenti che interessa diversi cantoni è arrivata anche in terra retica, ma il Grigioni italiano si è salvato grazie all’apporto di insegnanti dal Ticino e dall’Italia. È quanto risulta da un sondaggio condotto alla fine dello scorso anno scolastico, e voluto dalle direzioni e dagli insegnanti grigionesi.
Dalle risposte è emerso prima di tutto che bisognava occupare 250 posti vacanti entro il mese di agosto. Nella scuola elementare si sono riscontrate in media otto candidature per ogni posto di lavoro, per la scuola dell'infanzia erano cinque, mentre la media cala drasticamente a circa due candidature per la scuola secondaria 1 oppure per i pedagogisti specializzati. Le statistiche sulle competenze mettono in evidenza che, esclusa la scuola elementare, si conta circa un aspirante con una formazione adeguata per ogni posto da occupare.
Per coprire tutti i posti sono quindi state concesse diverse autorizzazioni all'insegnamento a docenti che non dispongono delle necessarie qualifiche e competenze e si è ricorso ad aumenti delle percentuali di incarico, fusioni di classi o scambio di insegnanti nelle classi.
Una situazione simile si riscontra nel Grigioni italiano, ma grazie al bacino di insegnanti della vicina Italia e del Ticino per il Moesano si sono trovate delle soluzioni accettabili.
Grigioni Sera del 09.08.22: le dichiarazioni di Jon Domenic Parolini sulla carenza di docenti
RSI Info 12.08.2022, 15:32
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La situazione, secondo il direttore del Dipartimento dell’educazione Jon Domenic Parolini, non è allarmante ma va presa sul serio. Le autorità retiche hanno quindi incaricato l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni di attivarsi per migliorare la situazione. "Un’istruzione e un insegnamento di alta qualità sono una priorità" ha sottolineato Parolini.
Inizia la scuola e mancano i docenti
Telegiornale 08.08.2022, 22:00