I contrari all'iniziativa “Educhiamo i giovani alla cittadinanza” non si oppongono all'insegnamento della civica, ma solo al testo della proposta. Questo il primo punto sottolineato durante la presa di posizione di lunedì del comitato contrario in vista della votazione del 24 settembre.
Il gruppo, che riunisce i docenti di storia e 60 personalità esterne alla scuola, ritiene che l'educazione alla cittadinanza non possa passare solo da un insegnamento nozionistico all'interno della scuola, come vorrebbe l'iniziativa, a loro avviso.
L'educazione alla cittadinanza passa da molte materie diverse, secondo i contrari, ma anche dalle famiglie, dai media e dalla società stessa.
CSI/sf