È ricorso contro la revisione della legge cantonale sulla polizia decisa dal Gran Consiglio in dicembre, quella che permetterà le inchieste mascherate preventive. Lo hanno inoltrato al Tribunale federale (TF) i giuristi ticinesi Filippo Contarini e Martino Colombo, anticipa La Regione, gli stessi che avevano impugnato la cosiddetta “legge antiburqa”.
Nel ricorso si chiede l’annullamento delle modifiche in quanto con queste “si introducono nel mansionario di polizia istituti tipici della procedura penale”. In questo modo “viene indebolita la nostra tradizione legata allo stato di diritto liberale, mentre aumentano i rischi connessi alla creazione di potenziali strumenti legislativi di repressione politica o di controllo sociale”.
In sostanza i due ricorrenti temono che l’azione di polizia venga “di fatto sottratta a un effettivo controllo giudiziario”.