Il salario di un uomo e di una donna differiscono ancora, in media, del 15%, malgrado la legge sulla parità dei sessi sia entrata in vigore 20 anni fa, così oggi (martedì, 14 giugno) l'Unione sindacale svizzera (sezione Ticino e Moesa) ha organizzato un pic-nic al Castelgrande di Bellinzona perché, a 25 anni dal primo, storico, sciopero nazionale rosa, a 35 anni dall'articolo costituzionale per l'uguaglianza, moltissimo resta ancora da fare per arrivare alla parità di genere.
Durante la manifestazione, dalle 12 alle 14, sono state distribuite mini-fette di torta a dimostrazione che alle donne manca un importante fetta di salario. E l'Unione sindacale svizzera (USS) non chiede solo e ancora il rispetto della legge, ma esige che la parità salariale sia sottoposta a un controllo permanente serio. L’USS chiede anche che vi siano sanzioni per chi non rispetta la legge sulla parità perché mai una legge è stata tanto bistrattata e ignorata.
Dalle azioni di protesta, ai casi -concreti- di discriminazione e alle problematiche che riguardano la parità tra i sessi. Dalla fine degli anni Novanta in Ticino è attivo un apposito Ufficio di conciliazione del cantone dal quale è possibile ottenere consigli e aiuto, prima di arrivare ad una controversia legale vera e propria. Un' antenna però ancora poco sfruttata. "Un peccato - sottolinea l'avvocata Mara Pedroia, che lo presiede dal 2008 -. L'invito è di non avere timore. L'importante è trovare soluzioni costruttive".
CSI/Red.MM.
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