Anche quest'anno un contingente di una 50ina agenti ticinesi - soprattutto della polizia cantonale - sarà presente per dare man forte a Davos dove martedì prossimo si apre il Forum economico mondiale.
"Siamo in partenza. Alcuni ieri. Il grosso tra sabato e domenica", ci spiega il capitano Athos Solcà, capo dello stato maggiore operativo della polizia cantonale. È lui che da alcuni anni coordina l'invio degli agenti che dal Ticino andranno a rafforzare il dispositivo di sicurezza al WEF.
Un Forum economico sotto il segno di Trump, da quando il presidente statunitense ha annunciato la sua visita. Un effetto-Trump che si fa sentire. Anche se per ovvi motivi non si può svelare i dettagli del lavoro degli agenti ticinesi a Davos.
"Ma il dispositivo non cambia", aggiunge Solcà. "Il nostro compito rimane quello della protezione, come gli altri anni". Protezione in particolare dell'eliporto di Davos e di edifici sensibili. Un gruppo garantirà invece la sicurezza di parte delle personalità presenti.
CSI/redMM