Ticino e Grigioni

La polizia ticinese a Davos

Il capitano Athos Solcà si esprime sull'effetto-Trump: "Il nostro compito rimane quello della protezione"

  • 19 gennaio 2018, 19:06
  • 23 novembre, 02:52
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Anche quest'anno un contingente di una 50ina agenti ticinesi - soprattutto della polizia cantonale - sarà presente per dare man forte a Davos dove martedì prossimo si apre il Forum economico mondiale.

"Siamo in partenza. Alcuni ieri. Il grosso tra sabato e domenica", ci spiega il capitano Athos Solcà, capo dello stato maggiore operativo della polizia cantonale. È lui che da alcuni anni coordina l'invio degli agenti che dal Ticino andranno a rafforzare il dispositivo di sicurezza al WEF.

Un Forum economico sotto il segno di Trump, da quando il presidente statunitense ha annunciato la sua visita. Un effetto-Trump che si fa sentire. Anche se per ovvi motivi non si può svelare i dettagli del lavoro degli agenti ticinesi a Davos.

"Ma il dispositivo non cambia", aggiunge Solcà. "Il nostro compito rimane quello della protezione, come gli altri anni". Protezione in particolare dell'eliporto di Davos e di edifici sensibili. Un gruppo garantirà invece la sicurezza di parte delle personalità presenti.

CSI/redMM

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