Nato nel 1936 in risposta alla crisi economica, il Soccorso svizzero d'inverno si proponeva di aiutare le famiglie in difficoltà durante la stagione fredda, quando i bisogni aumentavano. Da allora è intervenuto in favore di 30'000 famiglie ticinesi spendendo 12 milioni e mezzo di franchi (350 e 300'000 franchi finora nel 2016). Ora compie 80 anni e tutto è cambiato, ma malgrado lo sviluppato Stato sociale elvetico le richieste arrivano ancora e sull'arco di tutti i 12 mesi. "La povertà non è più la stessa e oggi dura tutto l'anno", secondo la presidente cantonale Nadia Ghisolfi.
L'aiuto si concretizza normalmente nella presa a carico di fatture improvvise, in situazioni di disagio temporaneo dovute a spese mediche, un lutto in famiglia, affitti arretrati e persino un divorzio, come nel caso di una madre ritrovatasi senza risorse finanziarie per le spese di prima necessità.
CSI/pon
Dal Quotidiano:
04.11.2016: In soccorso dei bisognosi