La precarietà seduta attorno al Tavolino Magico

La missione del Tavolino Magico negli anni non è cambiata: raccogliere il cibo che altrimenti verrebbe eliminato e farlo avere alle persone bisognose tramite i suoi centri sparsi sul territorio e le mense sociali. A non essere più gli stessi sono i numeri. Gli alimentari raccolti sono in continuo aumento (nell'ultimo anno le tonnellate sono passate da meno di 700 a 750), ma contemporaneamente è lievitata anche la richiesta.

Segno che anche la precarietà cresce sempre di più. Tanto che per far fronte all'evoluzione della situazione l'associazione ha deciso di potenziare la propria offerta. Le mense che hanno chiesto di essere sostenuto nel corso del 2022 sono passate da 12 a 20. Inoltre nei prossimi mesi saranno aperti due nuovi centri di distribuzione a Lugano e a Bellinzona, perché quelli attualmente presenti nei principali centri urbani del Ticino non bastano più. Entro breve tra Ticino e Moesano ce ne saranno 16.

Il cuore delle attività di Tavolino Magico si trova a Cadenazzo. Lì, in Via Industria, c'è la piattaforma per la raccolta e la cernita del cibo. Il personale è beneficiario dell'assistenza (il resto delle attività si basano sul volontariato). Persone a loro volta in situazione di precarietà che vengono sostenute affinché riescano a ritrovare la propria indipendenza.

Un percorso non facile che parte da un gesto che richiede corraggio. "Non tutti si fanno aiutare", afferma rammaricato Dimas Vedova che il suo cammino lo sta compiendo in questo periodo, assumendosi responsabilità e dando il proprio contributo per dare un mano a chi si trova in difficoltà. "Dovrebbero aprirsi e noi, nel nostro piccolo, potremmo aiutarli".