Ticino e Grigioni

La procura secondo Andrea Pagani

Il nuovo procuratore generale ticinese spiega come intende riorganizzare il ministero pubblico: “Focus sulla sezione reati economico-finanziari”

  • 20 febbraio 2018, 13:18
  • 23 novembre, 02:29
Andrea Pagani

"La procura è un po’ come un pronto soccorso: ogni giornata è diversa". Parola del nuovo procuratore generale (PG) Andrea Pagani, eletto lunedì dal Gran Consiglio e che questa mattina (martedì) ha spiegato durante la trasmissione Modem di Rete1 che impronta intende dare al ministero pubblico ticinese.

“Nel Ministero pubblico bisogna cambiare innanzitutto il sentimento di coesione, di appartenenza ad un ufficio che se unito diventa più forte”, ha rimarcato il nuovo PG, aggiungendo: “Occorre che i sostituti procuratore generali, che compongono la direzione della procura, possano essere in parte sgravati dalle entrate dei procedimenti penali, che oggi sono sottoposti al fato: i procedimenti penali vengono suddivisi tramite picchetti settimanali. Tutto ciò che succede in un dato momento in Ticino va a riempire la scrivania del procuratore di picchetto. I sostituti procuratori generali devono poter invece monitorare il lavoro dei procuratori pubblici, aiutarli nei casi più complessi, specialmente all’inizio delle inchieste”.

Questo, spiega Pagani ai nostri microfoni, è possibile solamente “attraverso questo sgravio di una grande parte delle entrate. Il procuratore generale e i sostituti procuratori generali devono concentrarsi sui procedimenti più delicati, più complessi, che arrivano costantemente all’interno del Ministero pubblico”.

Focus sulla sezione reati economico-finanziari

La sezione dei reati di polizia, quelli comuni, tutto sommato funziona bene, continua il nuovo procuratore generale (“lo confermano gli esiti dei processi per traffico di droga, per abusi sessuali o contro l’integrità fisica"), mentre la sezione dei reati economico-finanziari "funziona meno bene”.

“Cosa posso prevedere? Occorre riuscire ad accorpare, e questo discorso andrà fatto anche con il Dipartimento delle istituzioni, gli analisti della sezione dei reati economico-finanziari della polizia cantonale ai membri dell’équipe che si occupa di questi reati in seno al Ministero pubblico: occorre trovare una soluzione affinché queste due unità, che oggi agiscono senza criteri di distribuzione degli incarti e delle priorità, possano avere un collante e una direzione sostanzialmente unica e chiara, affinché si possa ragionare fino in fondo da squadra”.

La sfida informatica

L’altro elemento importante secondo Pagani è quello che riguarda la sfida informatica che dovrà affrontare la polizia cantonale, “che non potrà non coinvolgere anche il Ministero pubblico. Bisognerà pensare alla rapida digitalizzazione dei dossier per risparmiare denaro e occorrerà prevedere una piattaforma informatica parzialmente comune con la polizia cantonale”.

Più mansioni ai segretari giudiziari

Pagani chiude con un appello alla politica: “Con una piccola modifica della legge organica giudiziaria del canton Ticino potremmo fare in modo che tutte le contravvenzioni possano essere trattate all’interno del Ministero pubblico dai segretari giudiziari. Ogni anno la procura apre circa 12'000 procedimenti penali, il 10% sono decreti d’accusa per contravvenzioni, che potrebbero essere trasferiti sotto la penna dei segretari giudiziari”.

ludoC/Modem


La puntata integrale di Modem:

34:34

E’ l’ora di Pagani

Modem 20.02.2018, 08:20

  • ©Ti-Press/Samuel Golay


03:25

Parla il futuro procuratore generale

Il Quotidiano 20.02.2018, 20:00

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