Venerdì dopo anni di attesa il primo treno attraverserà la galleria di base del Ceneri. Un tunnel che dovrebbe, almeno sulla carta, segnare la nascita della cosiddetta "Città Ticino". E dimezzando i tempi di percorrenza tra i tre principali centri urbani - Bellinzona, Locarno e Lugano - si immagina, appunto, che il Ticino diventi una sorta di città diffusa e che la popolazione ne approfitti.
Ma questo è un concetto ancora astratto o è già una realtà? I dati non ci aiutano ad identificare un vero e proprio movimento verso la "Città Ticino". Per capirlo ci vorranno diversi anni e dati più aggiornati, spiegano dall'Ufficio cantonale di statistica. Ma una tendenza già si percepisce.
Il macro attrattore di Bellinzona saranno i molti appartamenti nuovi costruiti negli ultimi tempi, con standard di un certo livello, a prezzi accessibili. Si pensava che Bellinzona sarebbe potuta diventare la periferia di Zurigo ed invece "quello che si è avverato - spiega Gian Paolo Torricelli, responsabile dell’Osservatorio dello sviluppo territoriale - è che questi appartamenti hanno cominciato ad essere interessanti per i luganesi".
"Stiamo parlando di un migliaio di persone su 5 anni: 3/400 famiglie che dal Luganese si sono spostate verso il Bellinzonese", aggiunge Torricelli. "Ma è interessante perché il trend continua", conclude.
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