Trovare la propria strada dopo esperienze negative con i servizi d’orientamento scolastico cantonali è possibile. Ci sono infatti sempre più genitori che hanno deciso di chiedere aiuto a un orientatore professionale privato, a pagamento.
Si tratta di una scelta che, a detta degli stessi papà e mamma coinvolti, ha portato buoni frutti, soprattutto concreti e in tempo utile. Le autorità cantonali rispondono sottolineando che, spesso, si è di fronte a un problema di comunicazione. Consigliano inoltre ai genitori di prendere parte ai colloqui tra i figli e gli orientatori, in modo da essere informati al meglio al riguardo.
CSI/BRav/EnCa