Il fronte dei sostenitori all’iniziativa “Giù le mani dalle Officine: per la creazione di un polo tecnologico-industriale nel settore del trasporto pubblico” man mano che si avvicina la votazione del prossimo 19 maggio si allarga. Organizzazioni sindacali (UNIA, SEV, SSM, Sindicom, USS), partiti politici (Insieme a Sinistra Mendrisio, PS Biasca e Mendrisiotto, MPS, Verdi, POP, PC) e personalità, martedì si sono presentati a Bellinzona per chiarire le ragioni che li portano a promuovere il testo al quale si oppongono il Governo e il Parlamento.
Ticino e votazioni cantonali del 19 maggio: iniziativa popolare "Giù le mani dalle Officine"
RSI/Joe Pieracci - Fabio Salmina 30.04.2019, 07:30
L’iniziativa, è stata ribadito, non è né vecchia né superata, riguardando il mantenimento dei posti di lavoro in Ticino. Il progetto delle nuove Officine a Castione delle FFS prevede invece di ridurli, con il concorso del cantone e della città di Bellinzona che hanno garantito contributi per 120 milioni. Ciò che, è stato detto più volte, per i sostenitori dell’iniziativa, vuol dire investire per eliminare occupazione e fare un regalo alle Ferrovie federali con in contropartita i terreni dell’attuale stabilimento ma senza altre garanzie. Un sì all’iniziativa, è stato sottolineato, non è un no al trasferimento delle Officine ma l’espressione di una chiara volontà cantonale affinché alle attività già previste se ne aggiungano altre.
All’appuntamento erano presenti, in posizione defilata, anche i rappresentanti del comitato (Gianni Frizzo e Matteo Pronzini) che hanno ringraziato le altre forze per il sostegno alla lotta in corso dai giorni dello sciopero del 2008.
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CSI 18.00 del 07.05.19: il servizio di Luigi Frasa
RSI Info 07.05.2019, 20:21
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I sì per le Officine
Il Quotidiano 07.05.2019, 21:00