A 28 anni lascia il Ticino per inseguire i propri sogni a Chardonne, nel Canton Vaud, dove lo attende uno stage tra gli acini di uva. Da lì, però, Gianni Bernasconi non è più tornato. Prima trova l'amore, poi si crea una famiglia. Nel frattempo diventa viticoltore salariato, occupandosi della vigna di un altro proprietario. In quelle zone incantevoli, la cantina che porta il suo nome produce ora una ventina di etichette.
Sebbene abbia messo solide radici in quelle terre, il viticoltore e vinificatore di Castel San Pietro, premiato alla Fête des Vignerons, non ha dimenticato le sue origini: "Il legame più grande per me è il dialetto... a parte che c'è gente che mi dice che non so più il dialetto e l'italiano, dunque mi mettono piuttosto in cima alla Novena che in Ticino".