Ticino e Grigioni

Le tortuose strade della finanza

Arrestato un imprenditore italiano attivo nel commercio di auto d’epoca. L’uomo è accusato anche di un raggiro da mezzo milione

  • Ieri, 18:41
  • Ieri, 18:42
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Uno scatto della Mille Miglia 2024

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Di: Francesco Lepori

La finanza può imboccare strade tortuose. Come quelle della mitica “Mille Miglia”, a cui la vicenda in parte si lega. Qualche giorno fa, dietro le sbarre è finito infatti il titolare di una ditta engadinese specializzata nel noleggio e nella vendita di auto d’epoca; compresi i modelli della storica corsa su strada.

L’arresto è scattato a St. Moritz, al termine di un’udienza per il fallimento dell’attività. L’imprenditore italiano è stato successivamente trasferito alla Farera, dove si trova tuttora. Il sospetto è che stesse cercando di intestarsi le vetture per sottrarle alla società, nella quale erano stati iniettati ingenti capitali.

Di qui l’ipotesi di amministrazione infedele, a cui si aggiunge l’accusa di falsità in documenti, riferita a un atto prodotto alla pretura di Lugano. Pretura che, in Ticino come nei Grigioni, aveva disposto il sequestro civile dei veicoli (una quarantina in totale).

C’è poi un secondo filone di indagine. Riguarda le malversazioni che l’uomo, difeso da Elio Brunetti, avrebbe commesso ai danni di un investitore d’oltre confine. Il cliente gli aveva affidato un totale di circa 450’000 euro, da far fruttare in borsa. Ma lui – come ha peraltro sostanzialmente ammesso – se li sarebbe intascati.

Da notare che l’imputato era già sotto inchiesta per una terza questione: il maxi-buco da 24 milioni che nel settembre del 2023 aveva portato alla condanna di un noto faccendiere padovano. All’epoca dei fatti il gestore patrimoniale lavorava in una banca.

Quotidiano del 05.09.2024

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