Ticino e Grigioni

Legittima difesa, iniziativa bocciata

Non passa il testo che mirava alla copertura da parte dello Stato delle spese legali, Ghiringhelli ricorre al TF. Approvato il principio di sussidiarietà

  • 9 febbraio 2020, 15:42
  • Ieri, 19:58
Un no e un sì

Un no e un sì

  • archivio tipress
Di: ludoC 

I cittadini ticinesi che oggi, domenica, si sono recati alle urne hanno bocciato l’iniziativa popolare per la copertura da parte dello Stato delle spese legali per chi, nell’ambito di un procedimento penale, viene assolto per legittima difesa. Il testo non è però passato per poche centinaia di voti: i “no” sono infatti stati il 50,3% e per questo motivo il promotore, Giorgio Ghiringhelli, ha già annunciato che inoltrerà ricorso al Tribunale federale.

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RG 18.30 del 09.02.2020 Il servizio di Alessandro Broggini

RSI Info 09.02.2020, 19:43

“Pensavo di vincerla questa votazione, ma tant’è, abbiamo perso con onore e fino all’ultimo è stata tiratissima”, spiega ai nostri microfoni lo stesso Ghiringhelli, “e questo porta acqua al nostro mulino quando dicevamo che l’opuscolo ufficiale diffuso dal cantone conteneva informazioni che potevano influenzare negativamente il voto. Riteniamo che questa differenza di voti è stata determinata da una cattiva informazione, quindi a questo punto ricorreremo al Tribunale federale”.

00:31

Notiziario delle 14.00 del 09.02.2020: le considerazioni di Giorgio Ghiringhelli

RSI Info 09.02.2020, 15:42

Sì alla sussidiarietà

Approvata invece con il 53,1% dei suffragi l’introduzione nella Costituzione del “Principio della sussidiarietà”, che prevede in sintesi che lo Stato lasci alla società civile (leggasi: i privati), il compito di svolgere compiti di pubblica utilità, sussidiandoli.

Due curiosità: ad Airolo si è verificata una situazione di parità, mentre dal ponte-diga di Melide in giù la cartina pubblicata sul sito del cantone mostra solo il verde.

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La sussidiarietà

Il Quotidiano 10.02.2020, 20:00

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