Ticino e Grigioni

"Lei la mente, lui il braccio"

Secondo la procura sarebbe stata la nuova moglie a istigare e pianificare il delitto di Monte Carasso

  • 29.08.2018, 20:02
  • 23.11.2024, 00:29
01:17

CSI 18.00 del 29.08.2018 - Il servizio di Francesco Lepori

RSI Info 29.08.2018, 20:18

  • Ti-Press

Emergono importanti dettagli dall’inchiesta sul delitto di Monte Carasso, scoperto a due anni di distanza grazie alla confessione resa dall’autore materiale. In maggio il 48enne si costituì, raccontando di avere inscenato il suicidio dell’ex-consorte, trovata morta il 21 luglio 2016. Poi il secondo colpo di scena: l’arresto, alla fine di giugno, anche della seconda moglie.

Le novità riguardano proprio la 39enne russa, pure accusata di assassinio. Gli inquirenti – si è appreso mercoledì – ritengono che sarebbe stata la donna a istigare il marito e pianificare il delitto, commesso per ragioni di tipo economico. Un coinvolgimento di primissimo piano, dunque, che la procura ipotizza sulla base di più elementi. A cominciare dalle dichiarazioni del 48enne ticinese, sentito nuovamente martedì.

Lei continua però a negare ogni addebito. Si vedrà. Intanto è giunta la perizia psichiatrica disposta per chiarire lo stato dell’uomo al momento dei fatti. A suo favore la dottoressa Alessandra Canuto ha ravvisato una lieve scemata imputabilità.

Francesco Lepori

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