Trascorsi più di 20 anni dall'ultimo restauro, torna ad essere un cantiere la facciata della cattedrale di Lugano. Sono infatti emersi segnali di degrado abbastanza evidenti e si rende così necessario un intervento di manutenzione straordinaria.
Francesca Piqué, responsabile del settore conservazione e restauro dell'Istituto materiali e costruzioni della SUPSI, indica alcuni punti della facciata che mostrano problemi di deterioramento: come uno dei tondi in marmo bianco di Carrara e un rosone realizzato con pietra di Viggiù. "Metteremo in evidenza quali sono i punti instabili e a rischio" e su questi "faremo un trattamento veramente puntuale e preciso".
La facciata della cattedrale, sottolinea Lara Calderari dell'Ufficio cantonale dei beni culturali, è molto esposta ai venti e alle intemperie. È quindi necessario reintervenire. "Sarà comunque", precisa, un restauro "più breve e meno costoso di quello fatto vent'anni fa". Dalla fine di luglio si rimuoverannno le impalcature.
Una decina di studenti della SUPSI stanno effettuando una prima mappatura dei danni. Si passerà quindi agli interventi veri e propri e, a fine maggio, gli studenti saranno affiancati da un gruppo di restauratori locali che garantiranno le premesse per una manutenzione nel tempo.