Lugano vuole un lungolago nuovo

Piazza Rezzonico e Piazza Manzoni unite in un'unica area a lago a formare lo "spazio ricreativo della città", mentre Piazza Riforma (separata dalla precedente da un filare di alberi) ne sarebbe "il salotto": è questo il fulcro degli indirizzi per la rivalutazione del lungolago approvato oggi dal Municipio di Lugano sulla base di un progetto di massima dello studio di architettura Buletti e Fumagalli. Nel comunicato, non si fa alcun cenno a costi e tempi di realizzazione, ancora da definire ma quantificabili sicuramente, i secondi, in parecchi anni. E il traffico, per quanto ridotto dopo la messa in vigore del PVP, continuerà a passare da lì.

Venendo al progetto di massima, all'estremità sud-est sorgerebbe una nuova tettoia a forma di foglia per ospitare diverse attività (mercato, feste, spettacoli,....), destinata a diventare, nelle intenzioni, uno dei simboli della città.

Sarebbero salve sia la fontana Bossi che quella disegnata a inizio '900 da Augusto Moccetti, su Piazza Manzoni, ricostruita nell'angolo nordorientale del nuovo spazio non come è oggi, dopo le trasformazioni del dopoguerra, ma fedele dell'originale.

Sarebbe nuovo, invece, l'imbarcadero, situato sul lago, collegato alla piazza tramite un ponte e con quattro attracchi sistemati verticalmente rispetto alla riva, dove i battelli potrebbero sostare anche la notte. Infine, verrebbe rifatta la pavimentazione di Piazza Riforma: sarebbe quella originale, ma posata su una soletta di sostegno. Oggi la manutenzione costa 100'000 franchi all'anno.

Gli indirizzi di rivalutazione delle tre piazze attorno a Palazzo Civico, scrive il Municipio nel suo comunicato, "sono il primo passo per la valorizzazione del lungolago, già oggetto di studi". La visione "abbraccia nel suo complesso tutto quello che potremmo definire il nuovo centro, che partirà idealmente dal LAC per proseguire lungo Via Nassa, Piazza Riforma, Via Magatti, Via della Posta e Piazzale delle Scuole, presto sede del mercato cittadino".

L'Esecutivo intende aprire un'ampia consultazione fra la cittadinanza sul progetto di massima, attraverso internet in particolare (sarà realizzato un sito apposito), e allestire un modellino in un luogo aperto al pubblico.