Nei Grigioni durante l’estate sono nati 46 cuccioli di lupo da 11 branchi. Lo afferma il rapporto dell’Ufficio caccia e pesca retico, pubblicato oggi (lunedì). Sul territorio cantonale i branchi sono in tutto 12, quindi in tutti a parte uno (branco del Calderas) si è osservata una riproduzione.
Il rapporto passa poi in rassegna branco per branco, facendo il punto su nuovi nati e vecchie conoscenze. Per quanto riguarda i due branchi che toccano più da vicino la Svizzera italiana, viene segnalato che nel branco Moesola (comune di Mesocco e in parte Rheinwald) a giugno una fototrappola ha immortalato i due genitori con due cuccioli di poche settimane. A inizio settembre è poi stato immortalato un lupo adulto con almeno cinque cuccioli sempre nel territorio del branco. Nel branco della Valle Morobbia, che si è formato nel 2015 e si divide tra Ticino e Mesolcina, nel periodo dell’accoppiamento è stata rilevata la presenza di più lupi di sesso diverso. “Perciò anche qui è possibile vi sia stata una riproduzione” si legge nel rapporto.
In generale, l’Ufficio caccia e pesca rileva che praticamente da tutte le vallate del cantone con una presenza di lupi finora ridotta sono giunte prove della presenza di singoli lupi. “A seguito della dinamica elevata occorre partire dal presupposto che nel corso dei mesi invernali si formeranno altre coppie” stimano gli esperti. Non è chiaro quanti lupi vivano globalmente nel cantone: una stima non è ancora stata completata, anche se a metà settembre si era parlato di oltre 100 animali.
226 predazioni in tre mesi, due lupi abbattuti
Tra luglio e settembre sono state segnalate 226 predazioni di animali da reddito, che hanno interessato 224 tra pecore e capre (27 quelli feriti) e 2 bovini. Con queste cifre, da inizio anno, gli animali da reddito uccisi salgono a 264, 34 invece quelli feriti.
A seguito degli attacchi il Cantone ha inoltrato nel terzo trimestre 6 domande di abbattimento per i branchi Valgronda, Moesola, Beverin, Stagias, Vorab e Lenzerhorn. È stata respinta solo quella riguardante il branco del Beverin, mentre è ancora pendente quella del Lenzerhorn. Sulle quattro domande approvate, e sui quattro conseguenti abbattimenti disposti ne sono finora stati eseguiti due.
Un lupo del branco del Vorab è inoltre morto dopo essere stato investito l’8 agosto da un’auto nei pressi di Rueun. Un’altra femmina, quella dominante del branco del Calanda, è invece stata abbattuta dall’organo di vigilanza della caccia a seguito del suo cattivo stato di salute fisico e dell’assenza di reazioni di fuga.
Il lupo dei record giunto in Ungheria vittima di bracconaggio, la conferma
L’ufficio retico fa anche sapere che il lupo M237, che aveva conquistato i titoli sui media visto il suo peregrinare da record verso est dai Grigioni fino al confine con la Slovacchia passando per Austria e Ungheria, è morto per bracconaggio. “La polizia ungherese ha potuto confermare che si è trattato di bracconaggio e ha dimostrato la colpevolezza dei responsabili”.
Si segnala anche poi il 27 luglio sul territorio di Churwalden sarebbe avvenuto un incontro che la Strategia lupo definisce come “indesiderato”: una persona accompagnata da un cane ha riferito che una mattina, poco dopo le quattro, un lupo le avrebbe ringhiato da distanza ravvicinata e non si sarebbe allontanato, nonostante la persona e il cane si siano avvicinate prima di notare il lupo.
Nessun orso e presenza della lince confermata, non quella dello sciacallo
Per quanto riguarda gli altri grandi predatori, iniziando dall’orso, in tutto il 2023 all’UCP non sono pervenute conferme della presenza di plantigradi.
Situazione differente per la lince: finora, nel 2023, sono giunte circa 350 conferme della sua presenza. La maggior parte ha interessato la zona di diffusione principale (Calanda, Surselva, Safiental, Heinzenberg, Schamserberg, Comune di Rheinwald). Nell’ultimo trimestre (Iuglio-settembre) si sono aggiunte altre conferme della presenza di linci in Engadina Bassa e in Bregaglia. Sono state riscontrate riproduzioni in Surselva, nella zona del Schamserberg e nella Valle di Safien. A luglio un cacciatore è inoltre riuscito a immortalare la prova della prima riproduzione di linci in Engadina da oltre 100 anni, nel territorio del Comune di Zernez (tre cuccioli). Nel 2023 non sono state registrate né predazioni di animali da reddito da parte della lince né diminuzioni del suo effettivo.
Infine, nei primi 9 mesi del 2023 non sono giunte conferme della presenza dello sciacallo dorato e le quattro segnalazioni relative alla sua presenza non hanno potuto essere verificate.
Notiziario 14.00 del 30.10.2023
Una stretta sul lupo
Il Quotidiano 17.10.2023, 11:44