Non si placa la polemica nei Grigioni dopo l’uccisone di una mucca nutrice, lo scorso fine settimana, da parte dei lupi del Beverin. Le associazioni degli agricoltori e degli alpigiani chiedono che venga dichiarato “lo stato di emergenza lupo” e che il branco venga soppresso.
Comunicando congiuntamente le loro preoccupazioni, hanno fatto riferimento anche alla sicurezza di chi vive sugli alpeggi. "Molti dei nostri pastori stanno svolgendo il loro duro lavoro con grande fatica", hanno scritto. Il branco di lupi del Beverin ha focalizzato l'attenzione non solo per l'uccisione della mucca di sette anni sullo Schamserberg, nella Valle del Reno posteriore sopra Zillis-Andeer, ma anche per lo sbranamento di numerose pecore custodite dai cani pastore.
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Le due associazioni auspicano nuove soluzioni per risolvere quello che ritengono essere un conflitto tra l’economia di montagna e la presenza, sempre più massiccia, dei grandi predatori. Propongono inoltre la soppressione immediata del branco. Richiesta che non può essere eseguita, dato lo status di protezione di cui gode il lupo in Svizzera. Tuttavia, poiché il numero degli animali da reddito uccisi dai lupi ha già raggiunto la soglia massima, la metà dei lupi giovani del branco potrebbe essere abbattuta. Si potrà però procedere in tal senso solo dopo aver definito il loro numero esatto. Il direttore dell'Ufficio cantonale per la caccia e la pesca dei Grigioni Adrian Arquint ha spiegato all'agenzia Keystone-ATS che ciò potrebbe avvenire non prima dell'inizio di settembre.
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