Il futuro del macello di interesse cantonale di Cresciano è un pochino più rosa. Una cinquantina di comuni ticinesi hanno infatti risposto positivamente all’appello del Gruppo di lavoro chiamato ad elaborare un piano di rilancio della struttura dopo che nell’estate del 2012 aveva rischiato il fallimento.
Finora gli Enti locali, rende noto il “Corriere del Ticino” hanno stanziato circa 60'000 dei 100'000 franchi necessari alla copertura degli ammortamenti annui del mutuo ipotecario di 2,8 milioni di franchi acceso a suo tempo dall’impianto (di proprietà della MATI SA) a BancaStato.
Il Cantone si è detto pronto a versare un contributo triennale decrescente ma pretende un piano di rilancio che consenta alla struttura una gestione finanziaria sostenibile per i prossimi anni senza dover più far capo alle sovvenzione cantonali grazie proprio agli aiuti che dovrebbero arrivare dai comuni, tanti dei quali, in tutto il Cantone, hanno già dato, come detto, la loro disponibilità.
Red.MM/Swing