Alberi, massi e colate di detriti su alcuni tratti stradali, cantine allagate, ma i danni sono stati tutto sommato contenuti in questi primi giorni di forti precipitazioni. Il peggio però sembra debba ancora venire: l'apice è atteso nelle prossime ore nell'Alto Ticino, in Leventina e Alta Vallemaggia in particolare, dove secondo Meteosvizzera potrebbe cadere tanta acqua da superare la soglia del massimo livello d'allerta, quello di grado 5, e portare neve localmente a partire dai mille metri.
Sulla cartina di Meteosvizzera, in giornata, solo Luganese e Mendrisiotto erano colarati di giallo: ovvero allerta di grado 3. Tutto il resto del Ticino (oltre alle valli retiche Bregaglia e Poschiavo) erano di grado 4.
L'autunno ha portato la pioggia
Le forti precipitazioni stanno creando difficoltà in alcuni comuni: in particolare Avegno, Lavertezzo Valle, Semione e Ludiano dove a causa delle infiltrazioni nelle sorgenti è stata decretata - fino a nuovo avviso - la non potabilità dell'acqua.
Poco prima delle 17.30 il tetto di una ditta di Giubiasco è stato scoperchiato. Le lamiere di rivestimento sono finite sulla ferrovia (colpendo un treno in transito), sulla strada e contro un'abitazione privata, che ha riportato danni.
E la fase acuta, accompagnata da forti venti ancora non si è presentata. Per evitare possibili incidenti anche la polizia cantonale, in collaborazione con l'Ufficio dei corsi d'acqua e l'ufficio dei pericoli naturali del Dipartimento del territorio, ha diramato un'allerta: si chiede alla popolazione (soprattutto nelle valli del Sopraceneri) di utilizzare l'auto solo se strettamente necessario, di evitare luoghi aperti, camminare lontano dagli alberi, prestare attenzione a oggetti portati dal vento e soprattutto di non sostare su ponti o in prossimità dei corsi d'acqua.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che attorno ai mille metri di quota, altrove 1'500 metri, sono possibili forti nevicate.
CSI/Red.MM