Ticino e Grigioni

Matteo Pronzini è stato prosciolto

L’esponente dell’MPS, durante una seduta del Consiglio comunale, aveva rimproverato il Municipio di Bellinzona, accusandolo di aver usato “in modo abusivo i soldi pubblici per azioni temerarie di intimidazione di stampo mafioso”

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Matteo Pronzini (MPS)

Di: Seidisera/Quot/RSI Info 

L’esponente del MPS Matteo Pronzini è stato prosciolto dall’accusa di ingiuria. Giovedì la pretura di Bellinzona ha ritenuto irrilevante dal punto di vista penale la frase pronunciata dal consigliere comunale durante una seduta del Legislativo della capitale ticinese, avvenuta a settembre 2021: “Il Municipio usa in modo abusivo i soldi pubblici per azioni temerarie di intimidazione di stampo mafioso”. 

Pronzini, lo ricordiamo, aveva disapprovato la decisione del Municipio di presentare dei ricorsi, prima all’Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva e poi al Tribunale federale, contro due servizi della RSI (uno di Modem e un altro del Quotidiano) che parlavano delle morti per Coronavirus presso la casa anziani di Sementina. I ricorsi erano tutti respinti.

Oggi nell’aula della pretura penale di Bellinzona, per quella frase, Matteo Pronzini si è difeso dall’accusa, sostenuta dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri, di ingiuria.

Falliti tre tentativi di conciliazione, a stabilire la verità giudiziaria è toccato alla giudice Elettra Orsetta Bernasconi Matti. “Cosa intendeva dire con quella frase”, ha chiesto la presidente a Pronzini. “Per me quel ricorso al Tribunale federale contro la stampa, era un chiaro tentativo di intimidire e zittire le giornaliste”. “Il mio era un intervento politico in un dibattito politico e mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso”, ha risposto Pronzini.

Diversa la lettura dell’accusa. “Oggi non siamo qui a discutere dei servizi giornalistici. Ciò che importa oggi è quanto ha detto l’imputato in quel Consiglio comunale”, ha detto il procuratore pubblico, secondo il quale Pronzini ha oltrepassato il sottile confine tra lecito e illecito e quindi offeso la dignità dei municipali. “A nessuno sfugge il significato di mafia. A Pronzini è scivolata la frizione”, ha aggiunto Andrea Bersani, rappresentante degli allora municipali.

La difesa, sostenuta dall’avvocato Luca Allidi, ha sottolineato che il suo assistito “ha usato toni forti, ma tutti, anche un ascoltatore medio fuori dall’aula, capisce che il significato non può essere preso alla lettera”. Tesi accolta dalla giudice: ha riconosciuto che, nonostante le parole forti, le affermazioni di Pronzini sono da inserire in un duro dibattito politico. Da qui l’assoluzione.

01:35

RG 12.30 del 17.10.2024: La diretta di Alain Melchionda da Bellinzona per il processo a Matteo Pronzini

RSI Info 17.10.2024, 12:54

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