Sono fra il 17 e il 18%, nella maggior parte dei grossi centri del Ticino, gli iscritti in catalogo che hanno già espresso le loro preferenza per corrispondenza, quando ormai manca meno di una settimana al giorno delle elezioni cantonali, previste per domenica prossima 7 aprile quando le urne chiuderanno alle 12.00.
Sono dati inferiori a quelli di quattro anni fa, quando ci si aggirava attorno al 22%, una cifra raggiunta quest'anno per ora solo da Mendrisio, che lunedì pomeriggio ha svuotato le bucalettere.
Le differenze da un comune all'altro, che a un primo rapido sondaggio una settimana fa erano piuttosto sensibili (fra il 5,5% di Bellinzona all'8% di Chiasso e Lugano), sono sostanzialmente riassorbite: negli altri si va infatti dal poco meno del 16% di Biasca al 18% di Chiasso e Lugano, passando per il 17% di Bellinzona e Locarno.
Quattro anni fa, a conti fatti alla chiusura dei seggi, il 62% degli elettori aveva contribuito a dare un volto e un nome ai cinque consiglieri di Stato e ai 90 membri del Gran Consiglio.
Voto per corrispondenza, la cassetta piange
Il Quotidiano 01.04.2019, 21:00